Relazioni commerciali Indonesia-UE

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L’Indonesia sta dimostrando di avere tutte le carte in regola per ricoprire un ruolo chiave nella ripresa economica post pandemia e di essere pronta a collaborare con l’Europa in settori chiave per lo sviluppo del Paese.

Rafforzare la collaborazione tra Europa e Indonesia per meglio cogliere tutte le opportunità della ripresa dell’economia globale. È questo il tema che è stato al centro durante i due giorni dell’“Indonesia-Europe Business Forum 2022: Enhancing Partnership for Stronger Economic Recovery”, che si è svolto il 1° e 2 marzo scorsi. Un evento online che ha visto la partecipazione di alti rappresentanti della comunità business e politico-istituzionale,  con l’obiettivo di presentare le potenzialità di partnership tra Indonesia ed Europa con un particolare focus sui seguenti settori: esplorare la potenziale collaborazione nell’architettura sanitaria globale e nell’industria farmaceutica, promuovere il commercio e gli investimenti nelle energie rinnovabili, nonché rafforzare il commercio globale e la resilienza delle catene di approvvigionamento.

Ad aprire i lavori del Forum è stata la Ministra degli Affari Esteri della Repubblica di Indonesia, H.E Retno L.P. Marsudi. Innanzitutto, la Ministra ha preso posizione riguardo la guerra in Ucraina, dichiarando che “l’invasione russa viola il diritto internazionale e il rispetto della sovranità e integrità territoriale di ciascuno Stato.” La diplomatica indonesiana spera in una risoluzione pacifica del conflitto nonostante il risvolto negativo che questa crisi avrà a livello economico. Per quanto riguarda la ripresa economica, ci si sta muovendo nella giusta direzione sia in Indonesia che in Europa. L’Indonesia registra il 53 per cento della popolazione vaccinata e la partnership con l’Europa ha aiutato molto l’economia di Giacarta, oggi l’Unione Europea  è il quinto partner commerciale per l’Indonesia . Inoltre, Giacarta punta a diventare un hub regionale sempre più rilevante nel settore manifatturiero e digitale.

La partnership con l’UE deve quindi svilupparsi su tre livelli principali: quello sanitario, aiutando l’Indonesia ad affermarsi a livello globale, quello dell’economia tecnologica e digitale, nel quale Giacarta ha già registrato otto unicorni,che secondo le stime raggiungerà i 150 miliardi nel 2025 ed infine, quello ambientale, cavalcando la transizione energetica sostenibile per raggiungere l’obiettivo “zero emissioni” entro il 2060. 

In seguito, anche il Ministro per il coordinamento degli affari economici indonesiano ha sottolineato la volontà di Giacarta di rafforzare l’impegno con l’Europa attraverso forum bilaterali e multilaterali. Per di più, i dati riguardo la crescita per il 2022 sembrano incoraggianti: il governo indonesiano  si aspetta un aumento del 4-5 per cento e che, degli investimenti diretti esteri, in totale 31, 3 miliardi, 2,4 provengano da Paesi europei. Inoltre, sono previste delle riforme per accelerare gli investimenti nella nuova capitale Nusantara.

Tra i rappresentanti italiani Barbara Beltrame Giacomello, Vicepresidente Confindustria per l’internazionalizzazione, ha sottolineato l’importanza di questo meeting per sfruttare al meglio le opportunità economiche tra i due Paesi. “L’Indonesia è per l’Italia un partner chiave a livello commerciale, prima dell’emergenza sanitaria il flusso di investimenti tra Italia e l’Indonesia aveva raggiunto i 3,1 miliardi di euro e nei primi dieci mesi del 2021 la ripresa dell’interscambio è stata del + 21.5% rispetto al 2020.” La Vicepresidente ha inoltre ribadito: “Questi sono numeri incoraggianti ma c’è ulteriore potenziale per rafforzare la cooperazione, soprattutto per quanto riguarda i beni di alto valore. Inoltre, per aumentare le relazioni economiche bisognerà puntare agli investimenti nelle tecnologie avanzate 4.0, passi fondamentali soprattutto per la crescita e lo sviluppo delle Piccole e Medie Imprese. Europa e Indonesia si stanno dando da fare per implementare i pacchetti di riforma atti ad aumentare produttività e modernizzazione.” 

Per quanto riguarda l’Italia, il sistema industriale ha messo in atto riforme grazie al PNRR e questo è il momento per supportare le aziende nell’internazionalizzazione, con l’obiettivo di creare produzione intelligente per l’ecosistema nell’ottica di una cooperazione a livello internazionale. Infine, la Vicepresidente ha affermato che “il futuro del  rapporto con l’Indonesia dipende da come abbineremo le nostre debolezze e i nostri punti di forza: se avremo successo, la nostra economia avrà un ruolo di primo piano per la crescita futura a livello europeo. Questo evento è un grande inizio per esplorare nuovi approcci per lavorare insieme, condividere le competenze per una crescita sostenibile e a lungo termine”.

In conclusione, il bilancio dei due giorni di incontri può considerarsi più che positivo. Il Forum è servito come piattaforma per una proficua discussione tra i responsabili politici, i leader aziendali e altre parti interessate. Indonesia ed Europa, in linea con l’obiettivo principale del G20 di quest’anno, si sono dimostrate pronte ad intraprendere nuove partnership per ottenere una ripresa globale post pandemica stabile e sostenibile. 

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