Perché Filippine e Giappone rafforzano i legami di sicurezza

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Manila e Tokyo incrementano la cooperazione militare con un accordo storico, puntando a maggiore autonomia e sicurezza regionale

Di Alessia Caruso

Le Filippine e il Giappone hanno recentemente finalizzato un importante accordo di sicurezza dopo anni di negoziazioni. Il nuovo Reciprocal Access Agreement (RAA) consente alle Forze Armate delle Filippine (AFP) e alle Forze di Autodifesa Giapponesi (JSDF) di ampliare significativamente le attività militari congiunte, comprese esercitazioni su larga scala focalizzate sull’interoperabilità e sulla risposta congiunta a emergenze, come disastri e conflitti armati. Inoltre, il RAA facilita il trasferimento e lo scambio di sistemi d’arma sofisticati, permettendo alle Filippine di modernizzare le loro forze marittime in risposta alle dispute nel Mar Cinese Meridionale.

Dopo la firma dell’accordo, le Filippine hanno celebrato un “livello senza precedenti” nei rapporti di difesa con il Giappone, evidenziando la crescente cooperazione militare tra Manila e Tokyo. L’accordo dovrà essere ratificato dai parlamenti di entrambi i Paesi prima di entrare in vigore, ma non sono previsti ostacoli significativi. Le Filippine e il Giappone condividono infatti diversi interessi di sicurezza che hanno spinto alla firma del RAA. Entrambi i Paesi sono coinvolti in contestazioni territoriali con la Cina: le Filippine nel Mar Cinese Meridionale e il Giappone nel Mar Cinese Orientale. Inoltre, la posizione geografica strategica delle Filippine e del Giappone li rende partner naturali nel contesto della minaccia cinese nei confronti di Taiwan, un punto critico per la sicurezza regionale. Una difesa congiunta fra i due contribuisce significativamente alla deterrenza integrata della regione delineata dall’alleato statunitense.

Negli ultimi anni, il Giappone ha aumentato notevolmente il suo coinvolgimento nella regione ASEAN, diventando uno dei principali investitori e il partner preferito di molti Paesi del Sud-Est asiatico. Questo rinnovato impegno regionale è stato ben accolto dalle Filippine, che hanno svolto un ruolo di supporto attivo nel reintegrare Tokyo come alleato chiave per la stabilità e la sicurezza nell’area.

È importante notare che il RAA è stato firmato a soli tre mesi dal consolidamento di una partnership trilaterale di sicurezza fra Giappone, Filippine e Stati Uniti (JAPHUS), nata con l’intento di rafforzare l’architettura di sicurezza dell’Indo-Pacifico e aumentare le strategie di deterrenza regionale. A prima vista, il nuovo accordo bilaterale potrebbe apparire ridondante, in quanto mosso dagli stessi intenti del JAPHUS, ma senza la presenza degli Stati Uniti. Tuttavia, il nuovo accordo tra Manila e Tokyo deve essere interpretato come un tentativo filippino di ridurre la propria dipendenza dalla sicurezza statunitense.

Dopo un periodo di forti tensioni, culminato di recente con la morte di un pescatore filippino in seguito alla collisione con una nave commerciale cinese, le Filippine stanno delineando una serie di misure di sicurezza con un duplice obiettivo: raffreddare le tensioni regionali con la Cina e ridurre il rischio per la propria sicurezza nazionale, legata all’incerta politica americana. La strategia di avvicinamento bilaterale al Giappone mira a garantire una relazione diretta tra le due potenze dell’Est Asia, distanziandosi dal legame che li unisce agli Stati Uniti. Recenti eventi, come l’accordo per incrementare i meccanismi di comunicazione marittima bilaterale con la Cina, indicano una volontà filippina di perseguire una politica estera più autonoma e pragmatica.

Protagonista di questo contesto è l’attuale instabilità e incertezza della politica americana. La possibilità di un secondo mandato di Trump introduce ulteriori elementi di imprevedibilità, gettando un’ombra sulla volontà statunitense di mantenere inalterato il suo impegno militare nell’Estremo Oriente. La politica aggressiva delle Filippine vacilla di fronte al bisogno di affidarsi meno al Trattato di Mutua Difesa con gli Stati Uniti, che finora ha rappresentato la spina dorsale della posizione filippina nel Mar Cinese Meridionale.

Guardando al futuro, è prevedibile che le Filippine si concentreranno maggiormente sullo sviluppo di relazioni bilaterali con potenze regionali e su un processo di raffreddamento delle tensioni con la Cina, mentre attendono che gli Stati Uniti definiscano il futuro della propria politica estera. Questo approccio, sebbene diverso dalla strategia adottata negli ultimi anni, potrebbe offrire nuove opportunità per garantire la sicurezza e la prosperità del Paese in un contesto geopolitico in continua evoluzione. La capacità delle Filippine di navigare tra questi dinamici sviluppi sarà fondamentale per definire il loro ruolo e la loro influenza nella regione Indo-Pacifico nei prossimi anni.

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