L’economia islamica in Indonesia

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Con il lancio del Masterplan per l’economia islamica e la certificazione halal obbligatoria, l’Indonesia punta a diventare hub mondiale del settore halal entro il 2024.  

Il 14 maggio 2019 il Presidente indonesiano Joko Widodo ha lanciato ufficialmente il primo Masterplan per l’Economia Islamica (MEKSI) da implementare nel quinquennio 2019-2024. L’Indonesia è il Paese con la più numerosa popolazione musulmana del mondo e negli ultimi anni sta puntando sempre più concretamente allo sviluppo di forti strategie inerenti l’economia islamica. 

The State of The Global Islamic Economy Report 2020/2021 rileva che l’Indonesia continua ad avanzare in tutte le classifiche dei principali settori dell’economia islamica mondiale, posizionandosi sempre tra i primi 10 Paesi. In relazione al GIEI (Global Islamic Economy Indicator), l’Indonesia è salita dal decimo posto nel 2018 al quarto posto nel 2020, avanzando di un ulteriore posizione rispetto al quinto posto del 2019. Inoltre, si posiziona al 1° posto nella Top 5 dei mercati mondiali di consumo alimentare halal, con una spesa di $144 miliardi; 7° posto nella Top 10 dei Paesi in base agli asset di finanza islamica; 2°, 4° e 5° posto nelle rispettive Top 5 dei mercati di consumo di cosmetici halal, prodotti farmaceutici halal e modest fashion. 

Questi dati confermano il ruolo dell’Indonesia tra i Paesi con maggiore potenziale per diventare centri nevralgici dell’economia islamica. Di recente, l’Indonesia ha compiuto passi decisivi in tale direzione. Innanzitutto, con la legge No. 33/2014 sulla Garanzia dei Prodotti Halal, il governo indonesiano ha reso obbligatoria la certificazione per tutti i prodotti halal distribuiti sul mercato interno, incluse le importazioni. Questa legge è entrata in vigore ad ottobre 2019 e prorogata fino al 2024 per permettere ai produttori di adeguarsi alle nuove direttive ed ottenere la certificazione halal. I requisiti halal si applicano a varie categorie di beni e servizi. Il mercato globale halal, analizzato dal suddetto Report, comprende infatti ben 7 categorie economiche: cibo halal, finanza islamica, turismo Muslim-friendly, modest fashion, farmaci halal, cosmetici halal, media e intrattenimento a tema islamico.

Su questa scia si pone quindi l’adozione del cosiddetto MEKSI 2019-2024 (Masterplan Ekonomi Sharia Indonesia), il primo piano d’azione atto a rendere l’Indonesia un Paese leader nella produzione di prodotti e servizi specificamente halal. Il piano individua 4 strategie principali. Esse prevedono il potenziamento del ruolo delle micro, piccole e medie imprese, intese come motore della catena del valore halal, concentrandosi in particolare sui settori più competitivi del Paese (alimenti e bevande halal, e modest fashion); il rafforzamento del settore finanziario islamico, con maggiore presenza e fornitura di capitali per le imprese di produzione halal; e infine, la promozione dei prodotti e servizi halal indonesiani tramite una più intensa collaborazione con le piattaforme di e-commerce.

L’avvio del Masterplan è passato attraverso l’istituzione del National Islamic Finance Committee (KNKS, Komite Nasional Keuangan Syariah) da parte del governo indonesiano. L’obiettivo esplicito è quello di rafforzare il ruolo della finanza islamica nel guidare la crescita economica del Paese, supportata dallo sviluppo di un roadmap nazionale per il fintech islamico. 

Il KNKS ha successivamente cambiato nome in National Sharia Economy and Finance Committee (KNEKS), nell’ambito di una nuova strategia e di una nuova direzione esecutiva. Il KNEKS coprirà quattro aree: sviluppo dell’industria dei prodotti halal, sviluppo della finanza islamica, sviluppo della finanza sociale islamica e aumento delle attività commerciali islamiche. La domanda per il consolidamento della finanza islamica, così come la sua analisi e comprensione, è infatti sempre più forte in Indonesia. Essa registra anche il maggior numero di eventi del settore, e si classifica seconda per la quantità di studi ad esso correlati. 

L’attuazione del MEKSI coinvolge i vari attori dell’economia islamica con iniziative ampie ed ambiziose. Tra gli obiettivi del Masterplan rientrano infatti la costruzione del Halal Lifestyle District a Jakarta, un distretto industriale di 21 mila metri quadrati con un investimento di $18 milioni; e la realizzazione del Muslim Fashion Project (MOFP), un piano d’azione per lo sviluppo dell’industria della modest fashion, che include concorsi e progettazione di start-up di moda, e in cui sono coinvolti circa 656 piccole e medie imprese e 60 designer. L’Indonesia mira così a diventare la prossima capitale mondiale della modest fashion

Il MEKSI 2019-2024 rappresenta quindi un importante punto di svolta per la politica economica indonesiana. L’economia islamica è destinata a diventare il valore identitario dell’Indonesia, che si pone l’ambizioso obiettivo di diventare produttore chiave e hub mondiale del settore halal entro il 2024.  

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