Le politiche economiche di Prabowo Subianto

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Articolo di Luca Menghini

Il percorso dell’Indonesia verso la crescita e la stabilità

Dal 20 ottobre 2024, Prabowo Subianto è ufficialmente il nuovo presidente dell’Indonesia, a seguito di un’elezione molto contestata che porta sia continuità che cambiamento. Basandosi sulle fondamenta poste dal suo predecessore, Joko Widodo, meglio conosciuto come Jokowi, Prabowo mira a stimolare la crescita economica dell’Indonesia, introducendo allo stesso tempo nuove strategie per affrontare le sfide strutturali di lunga data che hanno sempre caratterizzato il Paese. La sua amministrazione arriva in un momento cruciale per l’Indonesia, che, essendo la più grande economia del sud-est asiatico, si pone al centro del commercio mondiale, soprattutto grazie alla sua ricchezza di risorse naturali.

Prabowo ha sottolineato che il suo impegno sarà quello di continuare molte delle politiche di Jokowi, in particolare per quanto riguarda lo sviluppo delle infrastrutture e la gestione delle risorse. Sotto l’amministrazione Jokowi, l’Indonesia è diventata un attore significativo nella catena di approvvigionamento dei veicoli elettrici, capitalizzando e sfruttando le sue vaste riserve di nichel, uno dei componenti chiave utilizzati per la produzione di batterie per veicoli elettrici. Diverse compagnie straniere, tra cui Hyundai e LG, hanno investito significativamente in Indonesia, attratte dall’opportunità di accedere a queste risorse. Prabowo ha promesso di prestare particolare attenzione allo sviluppo del settore downstream domestico, che prevede la raffinazione delle materie prime in prodotti ad alto valore aggiunto, assicurando che l’Indonesia tragga maggiori benefici rispetto alla sola estrazione delle risorse, e possa così meglio capitalizzare le ricchezze presenti nel suo territorio.

Le promesse di continuità di Prabowo rassicurano molte persone; tuttavia, rispetto al suo predecessore, si trova davanti a un’economia con nuove sfide. Sotto Jokowi, l’Indonesia ha registrato una crescita stabile di circa il 5% all’anno. Tuttavia, Prabowo ha fissato un obiettivo ancora più ambizioso, puntando a una crescita dell’8% durante la sua presidenza. Per raggiungere questo obiettivo non sarà sufficiente solo un flusso continuo di investimenti nelle infrastrutture, ma saranno necessarie anche riforme in altri settori, in particolare nell’aumentare il livello di innovazione e nell’affrontare il problema persistente dell’occupazione informale nel Paese. L’economia indonesiana, fortemente dipendente dalle esportazioni di materie prime come il nichel e l’olio di palma, deve essere diversificata per garantire una crescita sostenibile ed evitare di cadere in quella che gli economisti chiamano “middle-income trap”, ossia il momento in cui l’economia di un Paese inizia a stagnare prima di raggiungere lo status di economia sviluppata.

Uno dei piani più ambiziosi di Prabowo è quello di aumentare significativamente la spesa pubblica, in particolare per i programmi sociali, come i pasti gratuiti per i bambini in età scolare, una delle sue promesse elettorali. La sua amministrazione punta ad aumentare il rapporto debito/PIL dell’Indonesia dall’attuale 39% al 50%, una mossa che sta suscitando un acceso dibattito tra economisti e investitori. Mentre il team di Prabowo sostiene che l’aumento del debito del Paese è necessario per finanziare i vari programmi che il governo intende implementare, i critici affermano che una mossa del genere potrebbe destabilizzare la disciplina fiscale di lunga data dell’Indonesia. Sotto Jokowi, infatti, l’Indonesia ha mantenuto politiche fiscali conservative, con limiti molto stretti rispetto al deficit di bilancio e all’emissione di debito, che hanno aiutato a proteggere l’economia dagli shock esterni.

L’amministrazione di Prabowo ha rassicurato i mercati affermando che l’aumento dei prestiti sarà accompagnato da sforzi per aumentare le entrate. Il suo team ha proposto varie misure per incrementare le entrate del governo, tra cui l’aumento delle tasse e delle royalties dal settore minerario, nonché il potenziamento dei meccanismi di raccolta fiscale. Tuttavia, le sfide sono significative. Il rapporto tasse/PIL rimane basso rispetto ad altre nazioni del sud-est asiatico, e molti dei lavoratori del Paese sono impiegati in modo informale, rendendo difficile l’espansione della base fiscale.

L’energia e la sicurezza energetica sono altri pilastri fondamentali dell’agenda economica di Prabowo. L’Indonesia è il più grande produttore di olio di palma, e Prabowo sta pianificando di espandere il suo utilizzo nella produzione di biocarburanti, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza del Paese dalle importazioni di diesel. Sotto la politica B35 introdotta lo scorso anno, una miscela contenente il 35% di olio di palma è ora obbligatoria per legge nel biodiesel, e Prabowo ha deciso di aumentare questa percentuale al 50% entro il 2029. Riducendo la dipendenza dalle importazioni di carburanti, Prabowo spera di migliorare la bilancia commerciale del Paese e dare un impulso significativo alla produzione domestica. 

Per quanto riguarda la sicurezza alimentare, Prabowo ha sottolineato la necessità di riforme agricole per aumentare la produttività e ridurre la dipendenza dell’Indonesia dalle importazioni di cibo. Ha evidenziato piani per investire nella modernizzazione del settore agricolo, migliorando i sistemi di irrigazione e ampliando l’accesso al credito per i piccoli agricoltori. Queste misure mirano a garantire che l’Indonesia soddisfi il fabbisogno alimentare della sua popolazione, creando al contempo nuove opportunità nelle aree rurali.

La leadership di Prabowo sarà anche influenzata dalla posizione geopolitica dell’Indonesia tra le due potenze globali, gli Stati Uniti e la Cina. L’Indonesia ha mantenuto una posizione neutrale, bilanciando con attenzione le relazioni con entrambi i Paesi, e ci si aspetta che Prabowo continuerà con questo approccio. La Cina è il più grande partner commerciale dell’Indonesia e i legami economici tra i due Paesi si sono rafforzati negli ultimi anni, in particolare per quanto riguarda gli investimenti nelle infrastrutture. Allo stesso tempo, l’Indonesia rimane un partner chiave degli Stati Uniti nel sud-est asiatico, soprattutto nel settore della sicurezza. Prabowo, un ex generale, si prevede continuerà a sviluppare le capacità di difesa dell’Indonesia, mantenendo al contempo un approccio neutrale nella più ampia competizione geopolitica tra Stati Uniti e Cina.

Gli investimenti esteri continueranno a giocare un ruolo chiave nelle strategie economiche di Prabowo. Sotto Jokowi, l’Indonesia ha registrato una crescita significativa degli investimenti diretti esteri (IDE), in particolare nei settori minerario e manifatturiero. Prabowo ha indicato che manterrà gli incentivi introdotti sotto l’amministrazione precedente per attrarre investitori stranieri, incluse le agevolazioni fiscali e le normative semplificate. Tuttavia, la reazione dei mercati alle politiche economiche di Prabowo è stata mista, con alcuni investitori preoccupati per i potenziali rischi legati all’aumento del debito. I recenti downgrade da parte di banche d’investimento come Morgan Stanley riflettono queste preoccupazioni, sebbene le agenzie di rating come Fitch e Moody’s abbiano mantenuto un outlook stabile per l’Indonesia, citando i solidi fondamentali economici del Paese.

Nonostante queste sfide, la presidenza di Prabowo rappresenta un’opportunità per l’Indonesia di consolidare la sua posizione come leader economico regionale. La sua amministrazione è focalizzata sullo sviluppo industriale, l’indipendenza energetica e la sicurezza alimentare, il che dovrebbe portare all’obiettivo di raggiungere stabilità e crescita a lungo termine. Tuttavia, tutto dipenderà da quanto efficacemente il suo governo riuscirà a bilanciare la necessità di prudenza fiscale con le richieste di un’agenda economica ambiziosa. Investitori e partner internazionali seguiranno attentamente come Prabowo affronterà queste sfide nei primi anni della sua presidenza.

L’inaugurazione della presidenza di Prabowo segna l’inizio di un nuovo capitolo per l’Indonesia. Si spera che questo capitolo sarà caratterizzato dagli sforzi per accelerare la crescita, assicurando al contempo che i benefici della stessa siano equamente distribuiti tra la popolazione. I suoi obiettivi ambiziosi, sebbene rappresentino una sfida, segnalano una chiara intenzione di trasformare l’Indonesia in un Paese ad alto reddito entro il 2045. Se riuscirà nell’intento, le sue politiche non solo solleveranno milioni di persone dalla povertà, ma solidificheranno anche il ruolo dell’Indonesia come potenza economica globale negli anni a venire.

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