La rivoluzione fintech nel Sud-Est asiatico

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A Singapore il mercato digitalesta trasformando il settore bancario, con la recente apertura della città-stato asiatica alle banche digitali che minacciano il monopolio delle banche tradizionali. Una tendenza regionale

Il mercato dei pagamenti digitali nel Sud-Est asiatico in espansione dovrebbe raggiungere un volume di 2.000 miliardi di dollari nel 2030. Secondo un rapporto prodotto da Google, le transazioni entro quella data dovrebbero triplicare rispetto al decennio precedente, grazie alla forza trainante delle fintech e delle banche digitali in crescita nella regione. Questo studio annuale è stato promosso in collaborazione con Temasek Holdings, l’investitore statale di Singapore, insieme ad altre società di consulenza, e osserva l’andamento del mercato digitale in sei Paesi: Indonesia, Malesia, Filippine, Singapore, Thailandia e Vietnam. Un altro vettore di crescita secondo il report è l’ingente aumento di utenti di Internet, che nel 2022 dovrebbero raggiungere i 460 milioni. Questi numeri sono probabilmente destinati a moltiplicarsi nei prossimi anni, in linea con le dinamiche di sviluppo demografico di tutta la regione del Sud-Est asiatico. Se durante la pandemia l’adozione del digitale ha visto una crescita repentina in tutta l’area, ora la gran parte delle aziende sta rallentando la fase di acquisizione di nuovi clienti per migliorare l’engagement di quelli già raggiunti negli scorsi anni. Ecco perché, secondo il rapporto, la rapida accelerazione registrata negli scorsi anni sta imboccando un processo di normalizzazione, con un modesto totale di 20 milioni di nuovi utenti previsti per il 2022 che rappresentano la metà di quelli raggiunti tra il 2020 e il 2021. A Singapore il mercato digitale sta trasformando il settore bancario, con la recente apertura della città-stato asiatica alle banche digitali che minacciano il monopolio delle banche tradizionali. Secondo Tsubasa Suruga di Nikkei Asia, per il momento i grandi gruppi bancari possono dormire sonni tranquilli: la loro posizione dominante li mantiene comunque in vantaggio, con la loro ampia gamma di servizi e l’ampia base di clienti al seguito. Perché le banche virtuali riescano ad eguagliare la redditività di questi operatori ci vorrà ancora tempo.

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