Un team di ricercatori ha scoperto che Gunung Padang è stata realizzata principalmente da mani umane e hanno trovato prove che la struttura è stata costruita in più fasi, a distanza di migliaia di anni l’una dall’altra
Di Tommaso Magrini
Una piramide nascosta in una collina su un’isola di Giava occidentale, in Indonesia, potrebbe essere la più antica del mondo. Lo ha rivelato un team interdisciplinare di archeologi, geofisici e geologi in un articolo pubblicato sulla rivista archeologica interdisciplinare Archaeological Prospection. Il Gunung Padang, noto anche come “montagna dell’illuminazione”, si trova in cima a un vulcano spento ed è considerato un luogo sacro dalla popolazione locale. Nel 1998, il Gunung Padang è stato dichiarato patrimonio culturale nazionale. Nel corso degli anni, ci sono state divergenze tra gli studiosi sulla natura della collina. Alcuni sostenevano che si trattasse di una piramide costruita dall’uomo, mentre altri affermavano che si trattasse di una formazione geologica naturale. Il team di ricercatori ha scoperto che Gunung Padang è stata realizzata principalmente da mani umane e hanno trovato prove che la struttura è stata costruita in più fasi, a distanza di migliaia di anni l’una dall’altra. Secondo l’équipe, la costruzione più antica della piramide “è probabilmente nata come una collina di lava naturale prima di essere scolpita e poi avvolta architettonicamente” tra il 25.000 a.C. e il 14.000 a.C.. Questo fa sì che Gunung Padang abbia almeno 16.000 anni. Secondo lo studio, la piramide è stata completata tra il 2.000 a.C. e il 1.100 a.C. Il team, che ha documentato lo studio del sito, ha perforato il centro del tumulo, scavato trincee e prelevato campioni di terreno, tra le altre cose. Questo ha aiutato i ricercatori a scavare nei primi strati del Gunung Padang, a più di 30 metri sotto la sua superficie. “Questo studio suggerisce fortemente che il Gunung Padang non è una collina naturale ma una costruzione piramidale”, affermano i ricercatori nel documento. Il team ha anche trovato prove di “una grande cavità”, forse una camera nascosta, all’interno della piramide.