Accrescere la cooperazione tra le due regioni sarà utile per affrontare le emergenti sfide globali
La partnership UE-ASEAN risale al 1972, quando la Comunità Economica Europea divenne il primo partner formale di dialogo dell’ASEAN. Negli ultimi 48 anni, la cooperazione tra i due soggetti è notevolmente migliorata, includendo aree sempre più strategiche e promuovendo il dialogo su tematiche inerenti all’economia, alla politica, alla sicurezza e socioculturali in senso più ampio.
Questi temi sono diventati sempre più centrali nelle relazioni UE-ASEAN. Per affrontarli adeguatamente, quindi, le due regioni hanno promosso diverse iniziative tra cui meeting tecnici, incontri ministeriali periodici e grandi eventi, come i Dialoghi di alto livello su argomenti specifici, rafforzando il coordinamento e la cooperazione sulla base di interessi e valori comuni.
La cooperazione economica, in particolare, è diventata sempre più rilevante e sta generando vantaggi significativi per entrambi gli attori. Il commercio interregionale e gli investimenti si sono notevolmente intensificati negli ultimi decenni. Ad oggi, l’UE è il secondo partner commerciale dell’ASEAN e l’ASEAN è il terzo partner commerciale dell’UE. Nel 2018 gli scambi complessivi di merci hanno raggiunto i 237 miliardi di euro, il doppio rispetto al 2008, mentre gli scambi di servizi – 88,3 miliardi di euro – sono più che raddoppiati nel 2017 rispetto al 2007. L’UE rimane il maggiore fornitore di investimenti diretti esteri nell’ASEAN con un valore di 330 miliardi di euro, sulla base dei dati del 2017. Inoltre, la metà dei fondi di cooperazione dell’UE all’ASEAN per il periodo 2014-2020 è stata destinata all’integrazione economica del Sud-Est asiatico e all’ASEAN Economic Community, con progetti specifici volti a promuovere il dialogo e la cooperazione in ambito economico e commerciale. Singapore e Vietnam hanno già firmato un accordo di libero scambio con l’UE e i negoziati stanno gradualmente evolvendo con diversi altri Stati membri dell’ASEAN, in vista della possibile definizione di un accordo commerciale tra i due blocchi. Nonostante l’impatto della pandemia globale dunque, entrambe le organizzazioni sembrano decise a continuare ad investire nella cooperazione economica per rafforzare la resilienza del sistema globale.
Per quanto riguarda le tematiche di sicurezza, invece, anche se il coordinamento tra i due attori è migliorato negli ultimi anni, devono ancora essere compiuti progressi significativi. La prima missione della Politica europea di sicurezza e di difesa comune nel Sud-Est asiatico, la missione di monitoraggio di Aceh – incentrata sul processo di pace in Aceh, Indonesia – ha inizialmente avuto un discreto successo ma non è stata poi in grado di produrre risultati concreti. Tuttavia, la cooperazione UE-ASEAN in questo ambito si è notevolmente ampliata nel campo delle questioni di sicurezza “non tradizionali”, quali sicurezza informatica, deradicalizzazione, minacce chimiche, biologiche, radiologiche e nucleari. A questo proposito, l’iniziativa dell’UE per il lancio di Centri di eccellenza per la riduzione dei rischi chimici, biologici, radiologici e nucleari (CBRN) è stata istituita proprio con l’obiettivo di rafforzare il coordinamento con i Paesi partner, tra cui gli Stati membri dell’ASEAN, e di ridurre i rischi CBRN a livello nazionale, regionale e internazionale. Per il futuro, un partenariato globale UE-ASEAN che metta l’accento anche sul rafforzamento delle capacità comuni in materia di sicurezza sarà fondamentale per rafforzare gli interessi di entrambi gli attori nella regione del Pacifico.
Inoltre, le due regioni stanno lavorando insieme per migliorare la cooperazione anche in altri campi, tra cui la cultura, l’istruzione e l’innovazione. La cooperazione UE-ASEAN mira infatti a costruire società in cui venga dato il giusto peso al benessere comune. Tra le varie iniziative, è stata posta maggiore enfasi sull’istruzione superiore, come area tematica chiave della cooperazione UE-ASEAN. Dal 2014, oltre 5500 studenti e personale delle università del Sud-Est asiatico si sono recati in Europa, finanziati dall’UE e dai suoi Stati membri, e quasi 3000 studenti e componenti del personale europee hanno lavorato o studiato in ASEAN nell’ambito del programma Erasmus+. La cooperazione accademica comprende anche il programma Horizon 2020, che sostiene la ricerca e l’innovazione con progetti di collaborazione nella regione ASEAN, coprendo aree che includono salute, cibo, ambiente e nanotecnologie.
Essendo i due più importanti progetti di integrazione regionale al mondo, l’ASEAN e l’Unione Europea appaiono come partner naturali, legati da valori e interessi condivisi nel promuovere la pace, la stabilità e la prosperità per i loro cittadini. Entrambi sono impegnati ad affrontare le sfide attuali con un approccio multilaterale, incentrato sul dialogo e sulla cooperazione. Il 22 gennaio 2019, la riunione dei Ministri degli Esteri dei due blocchi ha deciso di elevare le relazioni UE-ASEAN al livello di partenariato strategico, riconoscendo gli impressionanti progressi compiuti nell’attuazione del piano d’azione UE-ASEAN per il periodo 2018-2022. Ciò consentirà un maggiore impegno sulle principali questioni regionali e sulle sfide globali più urgenti di questo secolo, compresa la risposta all’emergenza climatica e la promozione della pace e della sicurezza. Saranno necessari ulteriori sforzi in questa delicata fase caratterizzata dalla pandemia, al fine di rafforzare le relazioni tra le due regioni e ottenere risultati concreti nell’adeguamento del processo di globalizzazione a beneficio del maggior numero possibile di cittadini ma sempre nel rispetto dell’ambiente e a tutela delle classi più deboli della società.
A cura di Ngoc lien Tran