Il Sud-Est asiatico continua a fare passi avanti in materia di intelligenza artificiale, ampliando progressivamente il campo di applicazione
Di Luca Menghini
L’intelligenza artificiale sta rapidamente trasformando il panorama economico e tecnologico del Sud-Est asiatico, rendendo la regione un hub emergente per l’innovazione nel settore. Mentre la generative AI e i modelli di linguaggio di grandi dimensioni (LLM) catturano l’attenzione globale, l’ASEAN sta sviluppando una gamma più ampia di applicazioni di intelligenza artificiale per migliorare supply chain, smart cities, sicurezza informatica e infrastrutture digitali. L’adozione crescente di queste tecnologie pone il Sud-Est asiatico in una posizione strategica per guidare l’integrazione dell’AI nei sistemi economici e sociali della regione.
Negli ultimi anni, governi e aziende dell’ASEAN hanno investito massicciamente nell’intelligenza artificiale per affrontare le sfide del futuro. L’IBM Institute for Business Value ha evidenziato che meno del 30% delle aziende manifatturiere nell’area sfrutta appieno i dati raccolti, mentre solo il 10% di essi viene utilizzato per estrarre informazioni strategiche. Questa sottoutilizzazione rappresenta un’opportunità per l’AI di colmare il gap, ottimizzando le operazioni industriali attraverso la manutenzione predittiva, l’automazione dei processi e l’analisi avanzata dei dati.
Le supply chain nel Sud-Est asiatico stanno già beneficiando dell’integrazione dell’AI in più settori. L’uso di tecnologie di predictive analytics sta aiutando le imprese a ridurre i tempi di inattività e a migliorare l’efficienza operativa. Ad esempio, la blockchain viene sempre più adottata per garantire la trasparenza e la tracciabilità end-to-end delle catene di approvvigionamento, riducendo il rischio di frodi e migliorando la gestione delle risorse.
I leader aziendali stanno affrontando numerose sfide nel settore delle supply chain. La resilienza delle catene di approvvigionamento è diventata una priorità in seguito alle interruzioni causate dalla pandemia di COVID-19 e dalle tensioni geopolitiche. Inoltre, le aziende devono bilanciare l’adozione di pratiche sostenibili con la redditività e superare il divario di competenze tecnologiche per sfruttare al meglio le nuove tecnologie. L’intelligenza artificiale, integrata con l’Internet of Things (IoT), consente una gestione più intelligente della logistica e dell’inventario, migliorando la previsione della domanda e ottimizzando le rotte di distribuzione.
L’AI sta inoltre ridefinendo la gestione delle smart cities in ASEAN. Paesi come Singapore, Thailandia e Vietnam stanno implementando soluzioni basate su AI per migliorare la sicurezza urbana, la gestione del traffico e la sostenibilità ambientale. Singapore, con la sua iniziativa Smart Nation, è un esempio di come l’intelligenza artificiale possa ottimizzare i servizi pubblici e ridurre i consumi energetici. In Indonesia, Jakarta sta utilizzando AI-powered flood monitoring systems per mitigare i danni causati dalle inondazioni, mentre Bangkok ha adottato sistemi di monitoraggio della qualità dell’aria e della mobilità pubblica per affrontare le sfide ambientali.
Un altro settore in forte crescita è quello della sicurezza informatica. L’ASEAN ha recentemente istituito il suo primo team regionale di risposta agli incidenti informatici per affrontare le minacce crescenti legate all’uso dell’intelligenza artificiale nelle cyber-attacks. Secondo il Ministero della Difesa di Singapore, il cybercrimine è aumentato dell’82% tra il 2021 e il 2022, con ransomware e attacchi informatici che hanno colpito governi e istituzioni finanziarie. L’uso di AI per il monitoraggio proattivo delle minacce sta diventando essenziale per mitigare questi rischi, e l’adozione di strumenti di AI-powered fraud detection aiuta le aziende a proteggersi dalle frodi digitali.
L’adozione dell’AI nell’ASEAN si scontra tuttavia con alcune barriere. La mancanza di regolamentazioni armonizzate sulla protezione dei dati e sulla sicurezza informatica rappresenta un ostacolo alla diffusione di sistemi AI su larga scala. Inoltre, il divario di competenze nel settore AI rimane un problema significativo: la carenza di professionisti specializzati in intelligenza artificiale, data science e cyber security impedisce una più rapida implementazione delle nuove tecnologie. Per affrontare questo problema, istituzioni accademiche e aziende stanno investendo nella formazione di nuova forza lavoro specializzata attraverso programmi di upskilling e partnership con università locali.
L’ecosistema delle startup AI nell’ASEAN sta attirando sempre più investimenti, con startup come Social+ in Thailandia e Wiz a Singapore che hanno raccolto decine di milioni di dollari per sviluppare soluzioni AI avanzate in ambito customer engagement e automazione dei processi aziendali. La crescita dell’AI nel Sud-Est asiatico non si limita però solo al settore privato. I governi della regione stanno promuovendo politiche favorevoli all’innovazione, con programmi di finanziamento per startup AI e iniziative per creare un ambiente normativo più chiaro.
Il futuro dell’intelligenza artificiale nell’ASEAN appare promettente. L’integrazione crescente dell’AI nelle infrastrutture urbane, nelle catene di approvvigionamento e nella sicurezza informatica renderà il Sud-Est asiatico sempre più un punto di riferimento per l’innovazione tecnologica globale. La capacità della regione di affrontare le sfide normative e infrastrutturali sarà determinante per consolidare il suo ruolo di leader nell’adozione dell’AI. Con un ecosistema in rapido sviluppo e investimenti in continua crescita, il Sud-Est asiatico è destinato a diventare uno degli attori chiave della rivoluzione dell’intelligenza artificiale nei prossimi anni.