Il Vietnam lancia la Strategia nazionale sull’intelligenza artificiale, inaugurando una promettente transizione tecnologica che conferma il suo ruolo di punta tra le economie ASEAN
Il Primo Ministro vietnamita Nguyễn Xuân Phúc ha emanato la Strategia Nazionale su Ricerca, Sviluppo e Applicazione dell’Intelligenza Artificiale (AI) per il 2030. Dopo le straordinarie prestazioni nell’affrontare la crisi sanitaria dovuta alla pandemia, il Vietnam rilancia il suo ruolo nel Sud-Est asiatico, determinato a divenire centro propulsore per l’innovazione e lo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Il piano è stato lanciato il 17 marzo 2021 in vista della convocazione dell’Assemblea nazionale – i cui lavori si tengono dal 24 marzo all’8 aprile 2021. L’Assemblea, la prima dopo il 2016, ha l’obiettivo di raccogliere i risultati positivi degli ultimi anni che hanno visto il Vietnam attestarsi tra le economie asiatiche più performanti del 2020, e di rilanciare il programma di sviluppo per i prossimi cinque anni.
La Strategia è infatti in linea con i programmi di modernizzazione annunciati nell’ambito del XIII Congresso del Partito Comunista vietnamita. L’ambizioso programma di sviluppo verrà promosso all’insegna del motto “solidarietà, democrazia, disciplina, creatività e sviluppo”, e la sua implementazione dovrebbe guidare la rotta del Vietnam verso la modernizzazione e la digitalizzazione prefigurate dalla nuova leadership. La promozione del piano Industria 4.0 rientra infatti in un progetto di ampio respiro che coniuga questioni di sviluppo socio-economico e sicurezza ad aspirazioni strategiche di rilevanza globale, oltre che regionale.
Dal punto di vista della politica interna, l’intelligenza artificiale è considerata, a ragione, una tecnologia chiave per l’aumento della produttività del settore pubblico e per il rafforzamento della sicurezza nazionale. La Strategia si declina perciò in due ordini di obiettivi, quelli di breve termine da implementarsi entro il 2025 e quelli di medio termine per il 2030, anno di celebrazione del centenario del Partito Comunista del Vietnam. La roadmap prevede, tra le altre misure, l’affermazione di 10 marchi e servizi di AI entro il 2030 e la costruzione di tre centri di archiviazione di big data nazionali per uniformare l’accesso di aziende al computing e ad altre prestazioni. Inoltre, nel realizzare questo ambizioso programma, la leadership vietnamita delega a ciascun ministero l’implementazione di varie misure, che spaziano dalle responsabilità tecniche affidate al Ministero della Scienza e della Tecnologia, a quelle riguardanti le risorse umane delegate al Ministero dell’Istruzione e al Ministero dell’Informazione e della Comunicazione: ciascuna articolazione statale trova il proprio posto nella dettagliata Strategia 2030.Quello dell’AI è un settore dall’enorme potenziale per il Vietnam. Secondo la Banca Mondiale, grazie alla sua profonda integrazione con l’economia globalizzata, il Paese ha dimostrato una straordinaria resilienza alle conseguenze economiche del Covid-19, che hanno lasciato in ginocchio molte altre economie internazionali. E’ stato uno dei pochi Paesi a non subire una recessione, avendo vantato un tasso di crescita del PIL che è oscillato tra il 2% e il 3% nel 2020, e per questo è tutt’ora uno dei mercati emergenti più promettenti nel Sud-Est asiatico. Questo rinnovato impegno nel settore dell’intelligenza artificiale conferma il ruolo centrale del Vietnam tra le economie ASEAN, e dimostra come il Paese – la cui leadership ha dato priorità a crescita economica e stabilità – abbia anche per investitori e imprenditori stranieri un grande potenziale in attesa di essere sviluppato.