Lo scambio culturale e artistico tra i due Paesi ha grandi potenzialità. Diventare Lumbung è un primo passo per cogliere grandi opportunità
Di Paola Pietronave
Tra Italia e Indonesia lo scambio culturale e artistico è un terreno con tante strade da esplorare. A livello di letteratura, arti contemporanee, musica, danza e cultura in senso ampio, sembrano davvero molte le possibilità per espandere e ampliare la conoscenza reciproca tra i due Paesi.
Per questa ragione, nel 2023 è stato avviato “Diventare Lumbung” che, grazie al supporto dell’Italian Council, ha cercato di restituire e disseminare nel contesto italiano alcuni dei valori e delle pratiche di ruangrupa e Gudskul Ekosistem, tra i collettivi artistici più rilevanti nel momento contemporaneo.
ruangrupa è nato nel 2000 da un gruppo di artisti con la necessità di costituire uno spazio (fisico e mentale) in cui coltivare una sensibilità critica, ed elaborare strumenti di analisi sui contesti urbani e sulla cultura in senso ampio, utilizzando formati e linguaggi diversi. Dopo diverse esperienze orientate alla costruzione di un network di collaborazione improntato al mutuo-aiuto, alla condivisione di conoscenza e al pensiero critico, nel 2018 prende forma Gudskul Ekosistem, fondato con Serrum e Grafis Huru Hara, uno “spazio di studio sulla simulazione delle pratiche collettive”, che promuove l’importanza di un dialogo critico e sperimentale attraverso processi di apprendimento basati sulla condivisione e sull’esperienza diretta.
Nel 2022 ruangrupa ha curato la quindicesima edizione di documenta1 denominata, appunto documenta fifteen. Charles Esche2 l’ha definita “la prima mostra del XXI secolo”, a sottolinearne l’importanza nella storia dell’exhibition making, grazie alla scelta di una curatela “collettiva” e all’attivazione di processi collaborativi orizzontali, rizomatici e non competitivi. La metafora fondativa della mostra è stata “Lumbung”, ovvero la pratica tradizionale in Indonesia di condivisione del surplus di riso tra le famiglie che gestiscono i campi coltivati. Questo surplus viene raccolto in un deposito, e poi distribuito a seconda delle necessità, attraverso un processo decisionale collettivo. Si tratta di una strategia di gestione delle risorse improntata alla al mutuo-aiuto, che ancora oggi sopravvive. “Lumbung” ha segnato un cambio di paradigma in grado di interrogare le dinamiche e le condizioni del sistema dell’arte e della cultura contemporanee, proponendo metodologie e pratiche improntate alla sostenibilità e alla condivisione.
Una mostra di tale portata ha tuttavia avuto una scarsa restituzione nel contesto italiano, e “Diventare Lumbung” è stato il primo tentativo di diffonderne i contenuti per tentarne una messa in pratica.
Il progetto ha previsto un primo periodo di residenza negli spazi di Gudskul Ekosistem, cui ha fatto seguito una fase di restituzione e disseminazione nel contesto italiano, utilizzando diversi formati (talk e workshop) e coinvolgendo diverse istituzioni (ar/ge Kunst a Bolzano, MAMbo a Bologna, Fondazione Lac o Le Mon a San Cesario di Lecce e l’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova) e spazi indipendenti (Alchemilla a Bologna, Osservatorio Futura a Torino e Disordedrama a Genova).
Attraverso la scelta di creare momenti di incontro e riflessione, è stato possibile costruire una prima rete di iniziative che hanno accolto con entusiasmo e interesse la possibilità di attivare “Lumbung Italia”, un laboratorio per esplorare modalità sostenibili per “vivere bene insieme” all’interno e oltre il sistema dell’arte.
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- Documenta è la mostra di arte contemporanea, fondata nel 1955 da Arnold Bode, che si tiene ogni cinque a Kassel per la durata di cento giorni, rappresentando uno dei punti di riferimento per la ricerca nel campo dell’arte contemporanea in Europa.
- Charles Esche è un direttore di museo (per venti anni al Van Abbenmuseum di Eindhoven), curatore, scrittore e direttore editoriale di Afterall Journal and Books, di base al Central Saint Martins College of Art and Design (Londra).