Nel 2022 e 2023 si prevede che i Paesi del Sud-Est cresceranno di più della Cina e sopra la media dell’Asia-Pacifico
Editoriale a cura di Lorenzo Riccardi
Managing Partner RsA Asia
Il Ministero dei Trasporti cinese ha annunciato la decisione di istituire un ufficio speciale per supervisionare il funzionamento del nuovo corridoio via terra e mare per la logistica e il commercio, che collega la Cina occidentale con diversi Paesi dell’ASEAN. Il corridoio, con centro operativo a Chongqing, collega 14 province cinese con 310 porti in 107 Paesi e regioni del mondo, ed in particolare promuove il commercio tra la Cina e i Paesi dell’ASEAN nell’ambito dell’accordo di Partenariato Economico Globale Regionale (RCEP). Nel 2022, il Ministero dei trasporti si è posto l’obiettivo di ampliare la capacità di trasporto del corridoio con nuove infrastrutture quali ferrovie, autostrade, porti ed aeroporti, oltre a promuovere lo sviluppo di un hub internazionale Chengdu-Chongqing. L’ASEAN è una comunità eterogenea di nazioni unite da obiettivi comuni: tra i Paesi membri vi sono infatti città-stato con un elevato PIL pro-capite (Singapore e Brunei), nazioni popolose con un’economia dinamica e in espansione (Indonesia, Malesia, Filippine, Thailandia e Vietnam), e Paesi meno avanzati con un reddito medio-basso (Cambogia, Laos, e Myanmar). Nonostante le differenze sociali ed economiche, l’ASEAN è una delle principali aree di libero scambio con una quota di oltre il 7,5 per cento del commercio mondiale. I Paesi del Sud-Est asiatico, che con 3.300 miliardi di dollari di PIL aggregato rappresentano circa il 3,5 per cento del PIL mondiale, sono stati fortemente impattati dalla pandemia: nel 2020, il PIL regionale si è contratto del 3,2 per cento (con l’eccezione del Vietnam, cresciuto nell’anno di oltre il 2,9 per cento), per poi rimbalzare nel 2021 di oltre 3 per cento, nonostante il -18 per cento registrato in Myanmar in seguito alle tensioni politiche. Le stime più recenti, diffuse in occasione del meeting dei Ministri dell’Economia dell’associazione, prevedono una crescita del 4,9 per cento per il 2022 e del 5,2 per cento per il 2023, superiori ai tassi di crescita che il Fondo Monetario Internazionale prevede per la Cina (4,4 per cento e 5,1 per cento), e per l’intera regione Asia Pacific (4,7 per cento e 4,9 per cento). È utile evidenziare che il Sud-Est Asiatico è il principale partner commerciale della Cina (878 miliardi di dollari di interscambio nel 2021, e 371 miliardi nei primi cinque mesi del 2022, in rialzo del 10,2 per cento rispetto allo stesso periodo 2021), nonché terzo mercato di destinazione dei beni cinesi e principale origine delle importazioni cinesi. Cina e ASEAN sono sempre più partner strategici nel ruolo crescente che ha oggi l’Asia sul commercio e gli investimenti dell’economia globale.