La cooperazione UE-ASEAN si estende via via a nuovi settori, tra cui la collaborazione nella gestione del Covid-19
L’Unione Europea e l’ASEAN rappresentano i due più avanzati progetti di integrazione regionale al mondo. Lo spirito multilaterale che caratterizza i due blocchi li rende interlocutori privilegiati sul piano internazionale: non è un caso che nell’EU-ASEAN Blue Book 2020, pubblicato dal Servizio europeo per l’azione esterna, l’UE e l’ASEAN vengano definiti “partner naturali” nel raggiungimento di numerosi obiettivi comuni, quali la tutela dell’ordine multilaterale, la promozione di uno sviluppo sostenibile e la protezione dei diritti umani.
Tuttavia, ad oggi, sono certamente le relazioni commerciali tra i due blocchi a costituire il fulcro del rapporto UE-ASEAN. L’UE è, dopo la Cina, il secondo partner commerciale dell’ASEAN e rappresenta il 14% del commercio estero dei Paesi del Sud-Est asiatico. Inoltre, l’UE è di gran lunga la prima fonte di investimenti diretti esteri nei Paesi ASEAN, per un valore cumulato di oltre 337 miliardi di euro. Nonostante un peso specifico relativamente limitato rispetto all’UE in termini di PIL (3111 miliardi di dollari contro oltre 18290 miliardi), l’ASEAN è a sua volta il terzo partner commerciale dell’Unione Europea, dopo Stati Uniti e Cina, e la sua quota di investimenti diretti esteri nei paesi UE è in constante crescita. L’UE e l’ASEAN sono determinati ad accrescere il loro interscambio commerciale, che già oggi conta oltre 273 miliardi di euro in beni e oltre 85 miliardi in servizi, attraverso la creazione di una vasta area di libero scambio tra le due regioni. La difficoltà a stringere un accordo di tale portata ha spinto l’UE a negoziare trattati bilaterali con singoli Paesi ASEAN, tra cui Singapore (già in vigore da Novembre 2019) e Vietnam (in vigore da Giugno 2020), ma sempre nell’ottica di un futuro accordo con l’intera Associazione, il quale rimane l’obiettivo primario dell’Unione.
Lo scoppio della pandemia di coronavirus ha indotto UE e ASEAN a collaborare su un versante inedito, quello sanitario. La comune vocazione multilaterale ha spinto le due potenze a organizzare una videoconferenza ministeriale congiunta il 20 Marzo, durante la quale entrambe hanno affermato l’importanza della cooperazione internazionale per l’efficace risoluzione della crisi Covid-19. In ossequio a questo principio, in data 24 Aprile, l’UE ha donato 350 milioni di euro ai paesi ASEAN per sostenerli nella lotta al Covid-19 e alle sue conseguenze economiche e sociali.
UE e ASEAN, in virtù della comune fede negli ideali della cooperazione sovranazionale, si stanno avvicinando sempre più, sia in un’ottica economico-commerciale che in un’ottica politica. La crisi Covid-19, la vera prova del fuoco del rapporto UE-ASEAN, sta mostrando, una volta per tutte, l’indispensabilità della collaborazione internazionale nella risoluzione dei problemi che non conoscono frontiere e che coinvolgono tutti.
Articolo a cura di Andrea Dugo.