Si moltiplicano le iniziative multilaterali in Asia-Pacifico. Speranze e timori dei Paesi del Sud-Est asiatico
Editoriale di Alessia Mosca
Segretario Generale Associazione Italia-ASEAN
Da una parte Aukus e Quad, dall’altra RCEP e CPTPP. Le sigle e le iniziative multilaterali nell’area dell’Asia-Pacifico si stanno moltiplicando. Ne nascono di nuove, mentre quelle già esistenti ritrovano vigore. Una tendenza che dimostra ancora una volta la centralità di una regione in continua ascesa commerciale, tecnologica e geopolitica. Come ha detto il nostro Presidente Romano Prodi a “Mezz’ora in più”, “è il sigillo definitivo che l’unica cosa che conta è l’Asia”. Resta da capire se lo sviluppo potrà procedere su binari di sostanziale serenità oppure si acuiranno elementi di tensione. Tra i governi degli Stati membri dell’ASEAN, non tutti hanno accolto con favore la nascita del nuovo accordo Stati Uniti-Regno Unito-Australia. In particolare, Malesia e Indonesia hanno avvertito dei possibili rischi per la stabilità della regione dopo l’annuncio di Aukus. Giacarta ha espresso “profonda preoccupazione sulla corsa alle armi e sulle dimostrazioni di forza nella regione, riferendosi ai sottomarini a propulsione nucleare di cui sarà dotata l’Australia. Il Ministro della Difesa di Kuala Lumpur ha invece lanciato la proposta di aprire un dialogo tra ASEAN e Canberra per capire quali sono le intenzioni dell’accordo trilaterale. In controtendenza le Filippine, che dopo l’avvicinamento alla Cina operato negli scorsi anni dal Presidente Rodrigo Duterte hanno riallacciato i rapporti (anche difensivi) con gli Stati Uniti di Joe Biden. Manila ha accolto l’Aukus come una novità in grado di “bilanciare” i rapporti di forza nella regione e dunque di garantire maggiore stabilità. Il governo australiano, intanto, sostiene che non si tratta di “un’alleanza militare” e prova a rassicurare il Sud-Est asiatico sul suo sostegno all’infrastruttura regionale rappresentata dall’ASEAN. Il tutto mentre venerdì 24 settembre si svolge a Washington il primo summit fisico tra i leader del Quad, la piattaforma che unisce Stati Uniti, Australia, Giappone e India. Così come nel caso dell’Aukus, la maggior parte dei Paesi ASEAN vorrebbe che queste iniziative guardino al di là dell’aspetto difensivo e che includano semmai incentivi alla cooperazione commerciale, infrastrutturale, digitale o ambientale. Su queste tematiche i Paesi asiatici hanno dimostrato di saper dialogare, come in occasione della chiusura del negoziato sulla RCEP nel 2020. Essere “pro Asia”, e non contro qualcuno: ecco la chiave.