L’anno appena iniziato presenta diverse incognite, dalla guerra in Ucraina all’inflazione, ma anche una certezza: il ruolo fondamentale del Sud-Est asiatico
“ASEAN Matters: Epicentrum of Growth”. Ossia “L’ASEAN conta: epicentro della crescita”. È questo l’azzeccato slogan scelto dall’Indonesia per la presidenza di turno del 2023 del blocco dei Paesi del Sud-Est asiatico. Dopo aver ospitato con successo il summit del G20 a Bali, il governo indonesiano si lancia con fiducia sul prossimo obiettivo: coordinare le diverse posizioni e gli interessi dei Paesi membri dell’ASEAN, mantenere l’unità del blocco ed elevare ulteriormente la statura del Sud-Est asiatico a centro di crescita globale. Una missione resa meno complicata dalla tendenza che ha visto protagonista l’area già negli scorsi anni. Nonostante tutte le difficoltà create prima dalla pandemia di Covid-19 e poi dalla guerra in Ucraina coi suoi numerosi effetti collaterali a partire dall’inflazione, la regione ha resistito in maniera brillante. Una delle storie più interessanti da raccontare è forse quella del Vietnam, che nel 2022 è cresciuto sopra l’8 per cento, il dato più alto degli ultimi 25 anni. Ma non si tratta solo di dati e di punti percentuali di prodotto interno lordo. A contare in modo positivo anche la predisposizione all’apertura sempre mantenuta dal blocco, pur con le dovute differenze e discontinuità tra i vari Stati membri. Nel 2023, l’Indonesia proverà a far “pesare” ancora di più tutti questi elementi sul piano internazionale, mentre su quello regionale intende mantenere l’attenzione sull’espansione della cooperazione economica a livello di blocco. Giacarta cercherà inoltre di costruire un consenso sulla sicurezza alimentare ed energetica, rafforzando le catene di approvvigionamento. Non mancano sfide complicate anche sul fronte interno, su tutte la crisi in Myanmar, tema su cui la presidenza indonesiana proverà a fare passi avanti significativi. Senza mai perdere di vista il fatto che il libero scambio è stato un motore fondamentale dello sviluppo dell’Asia negli ultimi decenni e il Sud-Est asiatico sta mostrando da tempo di voler evitare a tutti i costi non solo il cosiddetto disaccoppiamento economico ma anche una nuova guerra fredda in cui grandi potenze spingono tutti gli altri a scegliere da che parte stare. Il motto della presidenza indonesiana ribadisce che la scelta dell’ASEAN è quella della crescita economica e dell’integrazione commerciale.