Alcune economie asiatiche come Malesia, Singapore e Vietnam si stanno posizionando per essere vincenti in una possibile nuova guerra commerciale
Diversi problemi, ma anche alcune opportunità. Come minacciato in campagna elettorale, il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha iniziato il suo secondo mandato con l’introduzione di dazi per affrontare un’ampia gamma di questioni, dall’immigrazione alla sicurezza nazionale, fino all’eccessiva dipendenza dalle importazioni per la produzione. Ma le barriere commerciali di Trump sono molto più mirate di quanto paventato in campagna elettorale, sottolinea Trinh Nguyen, economista di Natixis Corporate & Investment Banking, in un editoriale sul Financial Times. Invece di preoccuparsi dei dazi, gli investitori dovrebbero cercare opportunità nei Paesi che possono trarre vantaggio dai probabili cambiamenti, sostiene Nguyen. Le economie dei mercati emergenti asiatici, al di fuori della Cina, dovrebbero essere sulla lista, perché come durante il primo mandato di Trump potrebbero trarre dei vantaggi. Il Vietnam è il grande esempio, si legge sul Financial Times. Dal 2017 al 2023, il Paese ha aumentato la sua quota di esportazioni verso gli Stati Uniti in tutte le categorie di prodotti, risultando vincente tra le economie emergenti dell’Asia. Questa crescita non è semplicemente il risultato di un riorientamento delle esportazioni da parte della Cina sotto l’apparenza di prodotti vietnamiti, ma è il risultato del grande allargamento dei rapporti commerciali internazionali del Vietnam. Secondo Nguyen, anche la Malesia e Singapore hanno beneficiato di una spinta alla diversificazione degli investimenti. Kuala Lumpur ha puntato su settori high-tech come i semiconduttori e i centri dati, mentre Singapore si è espansa nei servizi finanziari e ha attirato sedi aziendali. Quest’anno, inoltre, i due Paesi hanno collaborato alla creazione della Zona Economica Speciale Johor-Singapore per incrementare gli investimenti e i posti di lavoro in settori strategici. L’ASEAN è diventata oggi il principale destinatario di investimenti diretti esteri in Asia. Per alcune economie, il nuovo shock al commercio globale rappresenta secondo l’economista “un’opportunità per rafforzare la resistenza, liberalizzare l’accesso al commercio e migliorare la competitività. Alcune economie asiatiche, come la Malesia, Singapore, il Vietnam e sempre più l’India, si stanno posizionando per essere vincenti nella guerra commerciale”.