Con una contingenza globale a dir poco complessa, il Sud-Est asiatico è una delle regioni più attraenti per gli investitori internazionali
Editoriale a cura di Alessio Piazza
Boom del turismo, ripartenza robusta della domanda interna, ricchezza di materie prime e regole sempre più accoglienti per gli attori internazionali. Il Sud-Est asiatico è una delle regioni più attraenti per gli investimenti globali. Lo era prima, lo è ancora di più nell’attuale contingenza, resa ancora più complessa dall’inflazione diffusa e dalle incognite sulle catene di approvvigionamento. A partire da quella energetica. Mentre i titoli azionari globali sono in difficoltà dopo le ultime mosse della Federal Reserve statunitense, le prospettive di crescita del Sud-Est asiatico rendono infatti l’area ASEAN una delle preferite dagli investitori. Secondo le stime di Bloomberg, la maggior parte delle maggiori economie della regione dovrebbe crescere di almeno il 5% nel 2022, grazie all’abolizione delle restrizioni imposte durante la pandemia di Covid-19. E i fondi globali hanno versato un importo netto di 2,4 miliardi di dollari nella regione, senza peraltro contare Singapore. Secondo il South China Morning Post, la composizione dei benchmark azionari del Sud-Est asiatico, con una percentuale relativamente alta di azioni bancarie, è inoltre favorevole in un contesto di rialzo dei tassi d’interesse globali. Mentre la maggior parte delle banche centrali mondiali è stata costretta a inasprire la politica di bilancio per far fronte a un’inflazione in crescita, in parte determinata da anni di stimoli pandemici, il problema è stato meno acuto nel Sud-Est asiatico. L’Indonesia, il cui mercato azionario è tra i più performanti al mondo quest’anno, ha iniziato ad alzare i tassi solo in agosto. E, in generale, i tassi sono ancora molto più abbordabili rispetto a diversi altre zone del mondo. La Malesia ha più che raddoppiato il suo target annuale per i turisti in seguito alla ripartenza sopra le stime degli ultimi mesi, mentre la Thailandia prevede di raccogliere addirittura 11 miliardi di dollari grazie al forte aumento degli arrivi dei visitatori stranieri nel secondo semestre dell’anno. Ma anche l’Indonesia sta accelerando e, da ultimo, ha attratto anche l’attenzione dell’Arabia Saudita sulle sue startup con un potenziale futuro da unicorni. Per non parlare del Vietnam, che sta diventando destinazione della produzione di sempre più colossi internazionali. La locomotiva ASEAN è ripartita.