La regione, particolarmente vulnerabile al cambiamento climatico, investe nella finanza verde
Il Sud-Est asiatico punta alla finanza verde per rilanciare l’economia e tutelare l’ambiente in questo periodo difficile. Già 10 paesi dell’ASEAN hanno emesso obbligazioni verdi (i cosiddetti “green bonds”) per finanziare progetti ecologici, nella speranza di rendere sempre più concreti i piani per salvaguardare il pianeta. I green bond sono obbligazioni la cui emissione è legata a progetti che hanno un impatto positivo per l’ambiente, come per esempio l’efficienza energetica, la produzione di energia da fonti pulite o l’uso sostenibile dei terreni. Questi temi sono molto cari alla regione, particolarmente soggetta a fenomeni meteorologici estremi e vulnerabile all’innalzamento dei livelli del mare.
Il mercato del debito sostenibile dell’ASEAN ha raggiunto nel 2021 un record annuale di emissioni di obbligazioni e prestiti verdi, sociali e sostenibili, per un valore di 24 miliardi di dollari, a cui si aggiungono ulteriori 27,5 miliardi di dollari se si considerano obbligazioni e prestiti legati alla sostenibilità in senso più ampio.
Molti Paesi hanno infatti già preso impegni molto ambiziosi per ridurre, o addirittura azzerare, le emissioni di carbonio. Thailandia, Vietnam e Malesia per esempio, hanno fissato l’obiettivo di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050, l’Indonesia entro il 2060. Queste ambizioni sono concretizzate anche grazie alla mobilitazione di capitali attraverso il mercato della finanza sostenibile. Secondo un rapporto di giugno dell’Asian Development Bank, l’ammontare delle obbligazioni sostenibili emesse dai mercati principali dell’ASEAN e dell’Asia orientale ha raggiunto i 478,7 miliardi di dollari alla fine di marzo, registrando un’espansione del 51,3% su base annua.
In particolare la Thailandia risulta particolarmente attraente per gli investitori, grazie al suo mercato obbligazionario maturo, il secondo più grande del Sud-Est asiatico dopo la Malesia. Dal 2020 il governo e le imprese statali hanno emesso più di 127 miliardi di baht, secondo il rapporto annuale del Thai Public Debt Management Office. Tra i fondi raccolti, una grossa fetta (circa 30 miliardi di baht) ha finanziato in parte la nuova linea arancione, una linea ferroviaria che collega i sobborghi esterni di Bangkok da est a ovest fino al centro della città. Questo progetto infrastrutturale dovrebbe alleviare i problemi di traffico e dell’inquinamento atmosferico persistenti nella capitale thailandese e peggiorati in seguito alla pandemia di COVID-19, dato che i pendolari hanno ripreso ad usare veicoli privati per evitare l’affollamento dei mezzi pubblici.
Singapore ha annunciato che le agenzie governative emetteranno fino a 35 miliardi di dollari di green bond entro il 2030. Anche in questo caso, lo scopo è quello di finanziare progetti infrastrutturali ecologici, come i trasporti pubblici, al fine di incoraggiare un maggior numero di pendolari a prendere il treno e ridurre la loro dipendenza dalle automobili. Tra i progetti che il governo della città-stato intende implementare c’è la rete ferroviaria della regione di Jurong nella parte occidentale del Paese, che ambisce a ridurre le emissioni del trasporto terrestre dell’ 80% intorno alla metà del secolo. Singapore sta anche esplorando l’uso di obbligazioni per l’adattamento ai cambiamenti climatici, per esempio per la protezione delle coste. Anche le Filippine hanno emesso i loro primi green bond per finanziare progetti di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici.
La Malesia e l’Indonesia invece, che hanno grandi popolazioni musulmane, hanno introdotto obbligazioni islamiche verdi, anche dette sukuk. L’obiettivo di questi strumenti è in linea con il principio islamico della tutela dell’ambiente, consentendo agli emittenti di attingere al prospero mercato della finanza islamica. Fanno parte di questo trend l’emissione di sukuk verdi da parte della Malesia per finanziare la costruzione di impianti solari su larga scala.
Anche il Vietnam, infine, sta approfittando del mercato dei green bonds, in particolare per il finanziamento di progetti nel settore dei trasporti e dell’energia come il parco solare di Dau Tieng.