Articolo a cura di Carola Frattini
Il lavoro è come il carburante di un’economia e per questo è importante avere un quadro del mercato del lavoro nei Paesi ASEAN per comprenderne lo sviluppo e i possibili scenari futuri.
Il lavoro è di vitale importanza in uno stato ed è ovviamente anche al centro della costituzione italiana. In particolare, il mercato del lavoro influisce sull’economia di un Paese essendo l’insieme dei meccanismi economici che riguardano il modo in cui domanda e offerta di lavoro entrano in contatto. Per esempio, avere un sano mercato del lavoro permette una crescita economica più rapida e solida. Un mercato del lavoro forte permette di avere tassi di occupazione e salari più alti e, a livello sociale, diminuisce le disuguaglianze tra gli individui. Inoltre, i dati relativi al mercato del lavoro sono importanti anche per gli imprenditori che vogliono aprire un’attività nel Paese di interesse e per gli investitori che vogliono investire in aziende locali.
Più della metà della manodopera mondiale si trova nei Paesi asiatici e, in particolare, il 10% è situata nel Sud-Est asiatico. Principalmente per analizzare il mercato del lavoro di un Paese si guarda ai tassi di occupazione, disoccupazione e al tasso di partecipazione alla forza lavoro. Se si guarda al tasso di disoccupazione dei Paesi dell’ASEAN nell’ultimo decennio, si può constatare che alcuni di questi hanno avuto i tassi tra i più bassi al mondo. In generale nel periodo dal 2006 e il 2020 il tasso di disoccupazione è rimasto sempre più alto in Europa che nei Paesi dell’ASEAN. Questa tendenza sembra continuare poiché secondo i dati del Ministero degli Esteri italiano, il tasso di disoccupazione dell’ASEAN 2021 è del 3,2% mentre quello europeo è del 7,3%. Inoltre, con un range tra il 67.5% e l’84.4% la Cambogia, la Thailandia e il Vietnam hanno il tasso di partecipazione alla forza lavoro più alto tra i Paesi ASEAN.
Molti Paesi dell’ASEAN, prima del Covid-19, mostravano incoraggianti segni di sviluppo del mercato del lavoro. Per esempio, le Filippine, una delle tre grandi economie del Sud-Est asiatico, stavano vivendo un momento di espansione, accompagnato da un aumento dei salari e una diminuzione delle persone impegnate in impieghi nell’ambito del “lavoro informale”. Infatti, uno dei problemi del mercato del lavoro delle Filippine è sempre stato il lavoro informale, un rapporto di impiego in cui non vengono rispettati i diritti di lavoratori. Purtroppo, però, il Covid-19 ha fermato e forse ribaltato queste tendenze portando a una risalita del numero di persone coinvolte nel lavoro informale ma soprattutto ad un aumento del tasso di disoccupazione.
Anche se i Paesi membri dell’ASEAN non hanno ancora pubblicato i dati ufficiali e completi sulla disoccupazione del 2020, secondo uno studio dell’”Asia-Europe Institute”, alcuni Paesi del Sud-Est asiatico hanno un forte incremento del tasso di disoccupazione. Un aumento del tasso di disoccupazione può avere effetti a lungo termine. Quando uno shock molto importante e negativo, come il Covid-19 e le sue conseguenze, colpisce l’economia è possibile che si verifichi un’isteresi della disoccupazione. Un problema serio, perché le persone disoccupate nel lungo periodo perdono negli anni delle capacità fondamentali nel lavoro e pertanto sarà più difficile per loro essere assunti e riprendere a lavorare e, di conseguenza, il tasso di disoccupazione farà più fatica a ridursi.
Il Covid-19, inoltre, ha portato a una ricollocazione dei posti di lavoro nei diversi settori. Questo cambio nel mondo del lavoro si sta iniziando a far sentire nei Paesi dell’Asean. Durante la pandemia, infatti, i settori del turismo e tutti quei settori dipendenti dal contatto personale sono stati i più colpiti e sono anche quelli che ora stanno facendo più fatica a riprendersi. I settori che invece si stanno riprendendo più in fretta sono quelli che richiedono una manodopera più specializzata e competenze più specifiche ai lavoratori. Questo però costituisce un problema per l’incontro tra domanda e offerta nel mercato del lavoro, poiché essendo salito il tasso di disoccupazione ci sono più lavoratori che cercano un lavoro ma non sempre i lavoratori hanno le competenze richieste. Questo può portare ad una persistenza della disoccupazione a lungo termine.
Nonostante questi potenziali problemi, l’organizzazione internazionale del lavoro sembra credere che il mercato del lavoro dei Paesi membri dell’ASEAN si stia già riprendendo mostrando che il Covid-19 ha solo rallentato e non fermato il suo sviluppo.
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