Le reazioni delle Istituzioni europee al colpo di Stato in Myanmar

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Non si sono fatte attendere le reazioni delle Istituzioni europee alla notizia del colpo di Stato in Myanmar in cui il Tatmadaw, le forze armate del Paese, hanno arrestato il Presidente Win Myint, il Consigliere di Stato Aung San Suu Kyi ed altri membri del governo civile invocando l’art.418 della Costituzione del 2008, a causa di presunti brogli durante le ultime elezioni a novembre 2020, e dichiarando lo stato di emergenza per un anno.

Dura la presa di posizione di Josep Borrell, Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, che ha chiesto l’immediato ripristino del legittimo governo civile in Myanmar e la rapida apertura del Parlamento con la partecipazione di tutti i rappresentanti eletti, come previsto dalla Costituzione.

La medesima condanna è arrivata anche dalla Presidente della Commissione Europea, dal Presidente del Consiglio Europeo e dal Presidente del Parlamento Europeo, nonché da alcuni membri del Parlamento Europeo

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