Dalle trattative private alla smentita della possibile fusione, Grab e Gojek si contendono il settore ride-hailing e delivery in Indonesia.
Secondo quanto appreso, negli ultimi mesi Grab e Gojek hanno compiuto sostanziali progressi nell’elaborazione di un accordo per unire le loro attività e realizzare la più grande fusione di aziende tech del Sud-Est asiatico. I due giganti tecnologici sembrerebbero ancora divisi sulla decisione relativa a chi spetterebbe controllare l’Indonesia, il più grande mercato della regione, nonché patria di Gojek. Varie parti dell’accordo sono ancora in fase di elaborazione tra i leader di ciascuna società e SoftBank Group Corporation, uno dei principali finanziatori di Grab.
Negli ultimi anni Grab e Gojek sono stati al centro di un’accesa rivalità per il dominio del settore tech nella regione. Infatti, si parla da tempo di una loro potenziale fusione, soprattutto dopo la visita del CEO di SoftBank in Indonesia nel gennaio 2020. Un’unione di forze ampiamente sostenuta dai finanziatori di entrambe le parti affinché la dispendiosa contesa per le rispettive quote di mercato si concluda con la creazione di uno dei più potenti colossi economici della regione.
Grab e Gojek, fondate rispettivamente a Singapore e Jakarta, rappresentano le due startup di ride-hailing, delivery, pagamenti finanziari e servizi assicurativi più importanti dell’Asia sud-orientale. Grab, già presente in ben otto Paesi della regione (Singapore, Malesia, Indonesia, Thailandia, Vietnam, Filippine, Myanmar, Cambogia) è stata ultimamente valutata a più di $15 miliardi. Gojek, del valore di $10 miliardi, è attiva invece cinque Stati ASEAN: Indonesia, Singapore, Filippine, Thailandia, Vietnam. Grab e Gojek si impongono come attori principali nella maggior parte dei mercati ASEAN. Inoltre, le stime confermano che l’internet economy della regione ha superato i 100 miliardi di dollari nel 2020.
Anthony Tan, CEO e co-fondatore di Grab, in seguito alle voci relative ad una imminente fusione con Gojek, ha recentemente inviato una nota interna ai dipendenti per smentire le nuove speculazioni. “Il nostro business momentum è buono e siamo in posizione di fare acquisizioni”, ha dichiarato Tan, senza fare alcun riferimento all’eventuale fusione tra i due unicorni. Nonostante le enormi problematiche causate dalla pandemia di Covid-19, la prima crisi affrontata dalle giovani startup del Sud-Est asiatico, gli affari di Grab sono pienamente tornati ai livelli pre-pandemici. Tan ha inoltre aggiunto che Grab si è affermata, in termini di fatturato, come azienda dominante nel settore del food delivery in Indonesia, l’area di maggiore concorrenza con Gojek.
In risposta, gli amministratori delegati di Gojek hanno dichiarato che non ci sono motivi urgenti per realizzare la fusione con Grab; l’azienda è ben capitalizzata e ci sono numerose risorse per continuare a far crescere le attività nei prossimi anni, tra cui un’invidiabile lista di finanziatori, come Google, Tencent, Facebook, PayPal.
Le leadership di Grab, Gojek e SoftBank hanno preferito non commentare le voci diffuse dai media sulla possibilità di una fusione, che vedrebbe Grab in un ruolo dominante. Oltre ad avere un valore di mercato superiore rispetto a quello Gojek, l’unicorno Grab opera anche in più Paesi.
Inoltre, secondo la proposta di Grab, Tan diventerebbe “CEO a vita” della nuova società, con i dirigenti di Gojek chiamati a gestire l’Indonesia sotto il brand Gojek. Un’altra versione dell’accordo vedrebbe Gojek mantenere la sua partecipazione attiva nell’entità risultante dalla fusione, aggiungendo la creazione di un joint branding in Indonesia.
Proprio la struttura azionaria della nuova società sarebbe il punto di rottura tra le due parti. Gojek avrebbe chiesto il 40% delle azioni, una quota che Grab ritiene troppo elevata, considerate le migliori condizioni finanziarie rispetto al rivale indonesiano, anche in termini di entrate.
Nonostante il supporto dei finanziatori, per ora le strade di Grab e Gojek restano separate e l’approvazione di un accordo definitivo sembra ancora molto lontano. A pesare sulla fusione sono anche le questioni antitrust. Il mercato cruciale è l’Indonesia, dove sia Grab che Gojek dominano entrambi i servizi di ride-hailing e delivery. Intanto, Gojek non perde tempo e ha già firmato un term-sheet con Tokopedia, il colosso indonesiano dell’e-commerce, in vista di una probabile fusione da 18 miliardi di dollari. I nuovi giochi di potere in atto nella regione potrebbero mischiare le carte e svelare nuove prospettive per il settore digitale.