L’EVFTA apre a nuove possibilità di sviluppo degli investimenti europei nel Paese.
Ancora una volta la pandemia di COVID-19 non ostacola momenti di dialogo e condivisione circa i nuovi accordi con i Paesi ASEAN. L’8 ottobre si è tenuto il webinar “Vietnam: il nuovo accordo commerciale con l’UE e le opportunità per le imprese italiane”, organizzato da Assolombarda in collaborazione con l’Associazione Italia-ASEAN, alla luce dell’entrata in vigore dell’Accordo di libero scambio tra Unione Europea e Vietnam.
Successivamente all’esperienza della pandemia, infatti, risulta sempre più evidente come la cooperazione internazionale sia ormai una valida ed efficace soluzione per la ripresa economica degli Stati. È il caso dell’EVFTA, che testimonia i risultati del miglioramento del dialogo tra le Istituzioni europee e quelle vietnamite. L’accordo garantisce una serie di facilitazioni e opportunità alle imprese che dall’Europa decidono di guardare verso il Vietnam e inserirsi in nuovi segmenti di mercato all’interno di un’area dalla crescente vivacità economica. Il Paese, infatti, prevede di crescere del 2.7% nel 2020, scongiurando la possibilità di una recessione, a differenza di molti altri Paesi in via di sviluppo che, invece, registreranno un segno negativo quest’anno, dopo anni di crescita continuata. Nel panorama delle tensioni geopolitiche e commerciali tra Cina e Stati Uniti, il Vietnam è divenuto la destinazione privilegiata di molte aziende, anche cinesi, che cosi facendo possono aggirare i dazi imposti da Washington.
Nello specifico, la nuova normativa doganale offre al Vietnam delle agevolazioni tariffarie significative rispetto ad altri accordi. A tal proposito, la direttrice della Camera di Commercio e dell’Industria del Vietnam (VCCI), Thu Trang Nguyen, ha evidenziato i vantaggi dell’intesa commerciale rispetto al Comprehensive and Progressive Agreement for Trans-Pacific Partnership (CPTTP). L’Unione Europea ha, infatti, addirittura eliminato l’85.5% delle linee tariffarie nei confronti del Vietnam a fronte del 78%-95% garantito dal CPTPP. Di questo passo, entro il 2027, quasi tutti i prodotti di origine vietnamita esportati in UE godranno di una tassazione pari allo 0%, ad eccezione dei cosiddetti “beni sensibili” quali, ad esempio, i prodotti alimentari e il tabacco. Si tratta di obiettivi commerciali ambiziosi per UE e Vietnam, differentemente dal CPTTP, che impiega circa 10 anni per generare gli stessi effetti. L’accordo include regole tecniche riguardo la nuova normativa doganale e introduce strumenti che garantiscono la fluidità dei traffici attraverso la valorizzazione delle scelte di integrazione economica e la promozione della sostenibilità e dell’economia circolare.
In tal senso, il Paese sta facendo passi da gigante nel settore energetico, potenziando e incentivando l’uso delle fonti di energia rinnovabile, come ad esempio le cosiddette “solar farms” che provvedono a soddisfare le esigenze energetiche garantendo un impatto minimo sull’ambiente. Il Vietnam intende, infatti, rilanciarsi da subito su questo fronte mirando ad un aumento della percentuale di energia solare ed eolica dal 10% attuale al 15%-20% entro il 2030 e al 25%-30% entro il 2045.
Si tratta di elementi che fanno ben sperare circa il futuro del Vietnam. Il Paese presenta ad oggi grandi potenzialità sulla scena economica internazionale e l’accordo pone finalmente le basi per una sempre migliore cooperazione bilaterale. L’EVFTA procede quindi in linea con gli altri accordi conclusi dalla UE negli ultimi anni e dovrebbe favorire la rapida ripresa economica del Vietnam, rendendolo una delle mete favorite per gli investimenti esteri e per il commercio di beni e servizi. Ad oggi, la crisi innestata dalla pandemia continua a porci di fronte ad un futuro incerto ed offuscato ma, attraverso accordi commerciali di questo calibro e migliorando la cooperazione internazionale, la ripresa potrà essere rapida e sostenibile.
A cura di Hania Hashim