La nuova ferrovia Cina-Laos

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La fine dei lavori, prevista per Dicembre 2021, apporterà cambiamenti significativi al commercio nel Sud-Est asiatico.

Il progetto sembra inserirsi perfettamente nel quadro della strategia del governo laotiano di trasformare il Laos da Paese privo di sbocchi sul mare in fulcro dei collegamenti terrestri. La ferrovia, la più lunga in Asia al di fuori del territorio cinese, collegherà via terra la Cina alla Thailandia attraverso il Laos: il tragitto si snoderà da Boten (cittadina di confine tra la provincia cinese dello Yunnan e il nord del Laos) fino alla capitale Vientiane (al confine tra Laos e Thailandia), per un totale di 414 km. I lavori di costruzione sono cominciati a fine 2016, e nonostante i rallentamenti inevitabili dovuti al COVID-19, le operazioni sono ripartite dopo un fermo di appena 23 giorni, lasciando invariata la fine prevista inizialmente per i lavori.

Sia per la Cina che per l’intero Sud-Est asiatico, i vantaggi economici e geopolitici della nuova ferrovia saranno considerevoli. Per la priva volta nella storia lo Yunnan, già regione cruciale per i collegamenti tra Cina e ASEAN, sarà collegato via terra direttamente alla Thailandia. La ferrovia permetterà l’arrivo dei prodotti cinesi sul mercato non solo nei Paesi direttamente coinvolti, ma anche in Malesia e a Singapore, senza più dipendere dal trasporto aereo o da lunghe e costose rotte navali. Un’opzione logistica senza precedenti per la Cina, che sarà in grado di espandersi più a sud e a ovest di quanto mai stato possibile fino ad ora. Il progetto, parte della Belt and Road Initiative, non si intende dedito esclusivamente allo scambio di merci e persone, ma anche come un importante supporto sanitario per Paesi in via di sviluppo. La cooperazione nel settore sanitario, possibile attraverso la nuova infrastruttura e il progetto della China’s Health Silk Road, offrirebbe aiuto sostanziale ai Paesi ASEAN più colpiti dalla pandemia e dalla mancanza di strutture sanitarie adeguate.

Secondo le stime della Banca Mondiale, se accompagnata da riforme importanti, la ferrovia potrebbe dare una svolta positiva all’economia del Laos. L’elezione di nuovi leader e un cambiamento dell’attuale politburo, previsti per l’anno prossimo durante il Congresso Nazionale del Partito Rivoluzionario del Popolo Lao, potrebbero rappresentare il giusto stimolo per approvare tali riforme.

Da nuove infrastrutture deriva necessariamente una nuova tipologia di traffico, che sia essa di merci o passeggeri in arrivo o semplicemente in transito. È un momento da non perdere per le industrie laotiane: se saranno in grado di sfruttarlo, potranno creare un nuovo corridoio economico secondo una pianificazione logistica di alta qualità. In un altro report della Banca Mondiale infatti, viene attribuito un buon punteggio al Laos nella sezione “facilità degli scambi tra frontiere”. Con il giusto approccio strategico, da parte del settore pubblico e privato, diversi esperti ritengono che la ferrovia possa costituire un incentivo importante per diversificare l’economia del Laos, rimasta troppo a lungo dipendente da un numero esiguo di settori commerciali.

 

 

Articolo a cura di Valentina Beomonte Zobel.

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